lunedì 18 febbraio 2008

FINI SCIOGLIE ALLEANZA NAZIONALE

Proviamo a metterci per un momento nei panni di uno qualsiasi dei militanti di Alleanza Nazionale. Magari di uno di quelli per cui il partito viene appena dopo Dio, la Patria e la famiglia. Certo è un pò dura. Gianfranco Fini in un'intervista al Corriere della Sera ad una domanda del giornalista che gli chiedeva quale fosse il suo obiettivo, ha risposto "Quello per cui ho fatto An, scelta di cui rivendico la coerenza anche nell'accenno all'approdo nel Ppe già presente nelle tesi di Fiuggi: unire in un unico soggetto politico la tradizione alternativa alla sinistra. E' lì che comincia la lunga marcia della destra italiana. E credo che in una poliitica in cui si è ecceduto in tatticismo, il senso di marcia di An non sempre è stato capito".


Secondo te è una scelta coerente? E' giusto che AN si sciolga in un'altra formazione politica?

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1 commento:

Anonimo ha detto...

""triste è quell’uccello che rinnega il suo nido""

Pur non condividendone i meccanismi e le scelte, devo ammettere che la mossa politica di Fini non è del tutto campata in aria, al contrario appare molto oculata e lungimirante.
AN è un partito che, in passato ha avuto il 10 - 11% dei consensi. Un partito ne troppo piccolo ne troppo grande, un partito che può giocare solo su una sponda, quella destra, senza libertà di movimento (intesa, tra l’altro, come “potere ricattatorio”) e Fini è il primo ad esserne cosciente .
Ma attenzione, anche se Fini ha promesso di scioglierla in autunno,con regolare congresso, a tutt’oggi AN non si e' affatto sciolta. Per il momento ha solo rinunciato a mettere il suo simbolo sulla scheda, permettendo così a Berlusconi di travestirsi da "grande partito unico del centrodestra", per non apparire vecchio rispetto al PD, che invece ha tutte le carte in regola per essere considerato "nuovo partito" a tutti gli effetti.

Diciamo che per ora conosciamo solo il titolo del film, la trama la scopriremo nelle prossime ….puntate.

Amerigo