ROMA - È morta alle prime ore di venerdì 14 marzo, a 88 anni, nella sua abitazione di Rocca di Papa, in provincia di Roma, Chiara Lubich. La fondatrice del Movimento dei Focolari era da tempo gravemente malata. Nella notte di mercoledì, aveva chiesto di lasciare il policlinico "Gemelli" dove era ricoverata. Migliaia i messaggi di cordoglio che continuano a giungere da ogni parte del mondo, nel Centro internazionale del Movimento dei Focolari, che si trova a Rocca di Papa, dove è stata aperta la camera ardente. I funerali si svolgeranno martedì prossimo alle ore 15, a Roma, nella basilica di San Paolo fuori le mura e verranno presieduti dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato.
Il papa Benedetto XVI, nell’apprendere della notizia della morte di Chiara Lubich, così si è espresso: “Ho appreso con profonda emozione la notizia della pia morte della signorina Chiara Lubich sopraggiunta al termine di una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato. In quest'ora di doloroso distacco sono spiritualmente vicino con affetto ai familiari e all'intera Opera di Maria - Movimento dei Focolari che da lei ha avuto origine come pure a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli. Ringrazio il Signore per la testimonianza della sua esistenza spesa nell'ascolto dei bisogni dell'uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa e mentre ne affido l'anima alla divina bontà affinché la accolga nel seno del Padre auspico che quanti l'hanno conosciuta e incontrata ammirando le meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo ardore missionario ne seguano le orme mantenendone vivo il carisma. Con tali voti invoco la materna intercessione di Maria e volentieri imparto a tutti la Benedizione Apostolica”.
Era nata a Trento il 22 gennaio del 1920, il suo vero nome era Silvia. Suo padre perse il lavoro a causa delle sue idee socialiste e così tutta la famiglia visse anni di estrema povertà. Per mantenersi e pagarsi le spese universitarie (si iscrisse a filosofia a Venezia), sin da giovanissima, diede lezioni private e agli inizi degli anni '40 insegnò nelle scuole elementari nella città natale. Durante la seconda guerra mondiale scelse di ispirarsi all'ideale ''Dio Amore'', e condivise questa idea con un piccolo gruppo di compagne, che come lei si erano formate nell'Azione Cattolica.
Il 7 dicembre 1943 si consacrò a Dio e scelse di cambiare il suo nome in quello di Chiara, in onore della santa di Assisi. Questa data è oggi considerata l'inizio del Movimento dei Focolari. Al parlamento italiano, nel 1948, incontrò lo scrittore, giornalista e deputato democristiano Igino Giordani, da lei poi ribattezzato Foco, ritenuto cofondatore del movimento per il suo contributo all'incarnazione nel sociale della spiritualità dell'unità.
I bombardamenti della seconda guerra mondiale fanno da sfondo “rumoroso” ed occasione dei suoi primi incontri con il primo nucleo di amiche dal quale nascerà il Movimento dei Focolari. E’ lei stessa a raccontare … “Trento 1944. In un rifugio antiaereo, apriamo a caso il Vangelo alla pagina del Testamento di Gesù: "Che tutti siano uno, Padre, come io e te". Quelle parole sembrano illuminarsi ad una ad una.Quel "tutti" sarebbe stato il nostro orizzonte. Quel progetto di unità la ragione della nostra vita”.
E' sullo sfondo di odio e violenza del secondo conflitto mondiale che si accende la scintilla ispiratrice la "scoperta folgorante" dell'Unico che "nessuna bomba può far crollare": Dio. Dio, sperimentato come Amore, cambia radicalmente la vita di Chiara Lubich, allora poco più che ventenne. Un'esperienza subito comunicata e condivisa dalle sue prime compagne.
Nei rifugi antiaerei portano solo il Vangelo. Vi trovano "come" rispondere all'Amore. In quel tempo Chiara stessa scrive: "Ogni giorno nuove scoperte: il Vangelo era diventato unico nostro libro, unica luce di vita".
Nel comandamento dell’amore scambievole scoprono la legge per ricomporre nella fraternità la società disgregata. "Mettiamo tutto in comune: cose, case, aiuti, denari. La vita è un’altra".
Ben presto quel primo gruppo diventa un Movimento che suscita un rinnovamento spirituale e sociale. In poco più di 60 anni di vita ha raggiunto una diffusione mondiale (182 Paesi), con oltre due milioni di aderenti e una irradiazione di alcuni milioni, difficilmente quantificabile.
Un piccolo popolo - Per la varietà della sua composizione, con gli anni, il Movimento assume le dimensioni di un piccolo popolo, come lo definì Papa Giovanni Paolo II: abbraccia non solo cattolici, ma anche cristiani di diverse Chiese e comunità ecclesiali ed ebrei. Via via vi fanno parte seguaci di grandi religioni, e persone senza un riferimento religioso. L'adesione al movimento avviene senza sincretismi, nella piena fedeltà alla propria identità. Comune è l'impegno a vivere, pur in vario modo, l'amore e l'unità, che sono iscritti nel DNA di ogni uomo.
Perchè la denominazione Movimento dei Focolari - Sin dagli inizi, il Movimento verrà denominato "dei focolari" dalla gente di Trento, per "il fuoco" dell’amore evangelico che animava Chiara Lubich e le sue prime compagne.
Fondatrice e presidente: Chiara Lubich. Lei stessa sottolinea che il Movimento "non è stato pensato da mente umana, ma è frutto di un carisma che viene dall'Alto. Noi cerchiamo di seguire, attraverso le circostanze, la volontà di Dio giorno dopo giorno". Mentre si credeva di vivere semplicemente il Vangelo - scrive ancora Chiara Lubich - inavvertitamente lo Spirito andava sottolineando alcune Parole che dovevano diventare i principi operanti di una nuova corrente spirituale:la spiritualità dell'unità". E’ da questa spiritualità, che diventa stile di vita di persone di ogni età, categoria, vocazione e cultura, che si sviluppa il Movimento. Al suo cuore i 'focolari', piccole comunità maschili o femminili, composte da laici, vergini e coniugati, totalmente donati a Dio secondo il loro stato, impegnati innanzitutto a mantenere viva la presenza del Risorto, da Lui promessa quando "due o tre sono riuniti nel Suo nome".
Nell’attuale cambiamento epocale, condividendo con l’umanità la sofferta gestazione di una nuova civiltà globalizzata, interdipendente, multiculturale e multireligiosa, il Movimento è impegnato, insieme alle molte forze che si muovono in questa direzione, a comporre nell'unità la famiglia umana, arricchita dalle diversità. Principalmente i "focolari", riuniti in "zone", convergenti in un unico "Centro internazionale". Via via, dall’unico albero, nascono numerose diramazioni, tra cui movimenti ad ampio raggio, che gettano semi di rinnovamento nei diversi ambiti della società e della Chiesa aprendo spazi di fraternità e di unità: Famiglie Nuove; Umanità Nuova; Giovani per un mondo unito; Ragazzi per l’unità; Movimento parrocchiale e diocesano; Movimento sacerdotale; Movimento dei religiosi e religiose appartenenti a diverse Congregazioni.
La reciprocità dell'amore fino a costruire l'unità si rivela come "codice" per trasformare il sociale, imprimendo la dimensione della comunione, della solidarietà nei vari ambiti della società, come: politica, economia, rapporti tra i popoli, moralizzazione pubblica ed etica sociale, salute, educazione e cultura, comunicazione sociale. Di particolare rilievo:
Movimento politico per l'unità aperto a persone impegnate a diversi livelli, delle più varie estrazioni partitiche, propone la fraternità come categoria politica in vista del bene comune.
Economia di Comunione: progetto che, nel mondo dell’economia, ispira la gestione di oltre 750 imprese ed ha un impatto anche a livello culturale.
Cooperazione internazionale. Oltre 1000 le opere sociali di varie dimensioni nei 5 continenti. Particolarmente sviluppate quelle in atto in campo socio-sanitario ed educativo nelle aree più depresse. La valorizzazione della reciprocità suscita autosviluppo e riscatto sociale, azione supportata da una Ong del Movimento, l’AMU: Azione mondo unito. Le cittadelle sono 35, a vari stadi di sviluppo, con le caratteristiche della cultura in cui sorgono. Sono città in miniatura con case, scuole, aziende, luoghi di culto. Per lo stile di vita che promuovono possono offrire un modello alla convivenza nelle grandi città.
Formazione all’unità. 63 sono i "Centri Mariapoli" per la formazione spirituale e sociale dei membri, in 46 nazioni. 8 in Italia, oltre al Centro Internazionale che ha sede a Castelgandolfo (Roma). Scuole di formazione permanenti per le varie diramazioni del Movimento sorgono nelle varie cittadelle. Un centro studi interdisciplinari, la Scuola Abbà, raccoglie docenti impegnati ad elaborare le prime linee di una cultura illuminata dal carisma dell’unità. Un ulteriore sviluppo, a livello culturale, è segnato dalla costituzione di reti internazionali di studiosi, professionisti, studenti che approfondiscono ciascuna disciplina e promuovono convegni, corsi di formazione, pubblicazioni. Per diffondere questa cultura: Città Nuova editrice, in 31 Paesi; Città Nuova, periodico di opinione: 37 edizioni in altrettante nazioni, in 22 lingue.
Nuova Umanità, rivista bimestrale di cultura; Unità e carismi e Gen’s, bimestrali di cultura e aggiornamento ecclesiale, in varie lingue; Centro S. Chiara e Charisma, centri produzione audiovisivi.
Il papa Benedetto XVI, nell’apprendere della notizia della morte di Chiara Lubich, così si è espresso: “Ho appreso con profonda emozione la notizia della pia morte della signorina Chiara Lubich sopraggiunta al termine di una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato. In quest'ora di doloroso distacco sono spiritualmente vicino con affetto ai familiari e all'intera Opera di Maria - Movimento dei Focolari che da lei ha avuto origine come pure a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli. Ringrazio il Signore per la testimonianza della sua esistenza spesa nell'ascolto dei bisogni dell'uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa e mentre ne affido l'anima alla divina bontà affinché la accolga nel seno del Padre auspico che quanti l'hanno conosciuta e incontrata ammirando le meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo ardore missionario ne seguano le orme mantenendone vivo il carisma. Con tali voti invoco la materna intercessione di Maria e volentieri imparto a tutti la Benedizione Apostolica”.
Era nata a Trento il 22 gennaio del 1920, il suo vero nome era Silvia. Suo padre perse il lavoro a causa delle sue idee socialiste e così tutta la famiglia visse anni di estrema povertà. Per mantenersi e pagarsi le spese universitarie (si iscrisse a filosofia a Venezia), sin da giovanissima, diede lezioni private e agli inizi degli anni '40 insegnò nelle scuole elementari nella città natale. Durante la seconda guerra mondiale scelse di ispirarsi all'ideale ''Dio Amore'', e condivise questa idea con un piccolo gruppo di compagne, che come lei si erano formate nell'Azione Cattolica.
Il 7 dicembre 1943 si consacrò a Dio e scelse di cambiare il suo nome in quello di Chiara, in onore della santa di Assisi. Questa data è oggi considerata l'inizio del Movimento dei Focolari. Al parlamento italiano, nel 1948, incontrò lo scrittore, giornalista e deputato democristiano Igino Giordani, da lei poi ribattezzato Foco, ritenuto cofondatore del movimento per il suo contributo all'incarnazione nel sociale della spiritualità dell'unità.
I bombardamenti della seconda guerra mondiale fanno da sfondo “rumoroso” ed occasione dei suoi primi incontri con il primo nucleo di amiche dal quale nascerà il Movimento dei Focolari. E’ lei stessa a raccontare … “Trento 1944. In un rifugio antiaereo, apriamo a caso il Vangelo alla pagina del Testamento di Gesù: "Che tutti siano uno, Padre, come io e te". Quelle parole sembrano illuminarsi ad una ad una.Quel "tutti" sarebbe stato il nostro orizzonte. Quel progetto di unità la ragione della nostra vita”.
E' sullo sfondo di odio e violenza del secondo conflitto mondiale che si accende la scintilla ispiratrice la "scoperta folgorante" dell'Unico che "nessuna bomba può far crollare": Dio. Dio, sperimentato come Amore, cambia radicalmente la vita di Chiara Lubich, allora poco più che ventenne. Un'esperienza subito comunicata e condivisa dalle sue prime compagne.
Nei rifugi antiaerei portano solo il Vangelo. Vi trovano "come" rispondere all'Amore. In quel tempo Chiara stessa scrive: "Ogni giorno nuove scoperte: il Vangelo era diventato unico nostro libro, unica luce di vita".
Nel comandamento dell’amore scambievole scoprono la legge per ricomporre nella fraternità la società disgregata. "Mettiamo tutto in comune: cose, case, aiuti, denari. La vita è un’altra".
Ben presto quel primo gruppo diventa un Movimento che suscita un rinnovamento spirituale e sociale. In poco più di 60 anni di vita ha raggiunto una diffusione mondiale (182 Paesi), con oltre due milioni di aderenti e una irradiazione di alcuni milioni, difficilmente quantificabile.
Un piccolo popolo - Per la varietà della sua composizione, con gli anni, il Movimento assume le dimensioni di un piccolo popolo, come lo definì Papa Giovanni Paolo II: abbraccia non solo cattolici, ma anche cristiani di diverse Chiese e comunità ecclesiali ed ebrei. Via via vi fanno parte seguaci di grandi religioni, e persone senza un riferimento religioso. L'adesione al movimento avviene senza sincretismi, nella piena fedeltà alla propria identità. Comune è l'impegno a vivere, pur in vario modo, l'amore e l'unità, che sono iscritti nel DNA di ogni uomo.
Perchè la denominazione Movimento dei Focolari - Sin dagli inizi, il Movimento verrà denominato "dei focolari" dalla gente di Trento, per "il fuoco" dell’amore evangelico che animava Chiara Lubich e le sue prime compagne.
Fondatrice e presidente: Chiara Lubich. Lei stessa sottolinea che il Movimento "non è stato pensato da mente umana, ma è frutto di un carisma che viene dall'Alto. Noi cerchiamo di seguire, attraverso le circostanze, la volontà di Dio giorno dopo giorno". Mentre si credeva di vivere semplicemente il Vangelo - scrive ancora Chiara Lubich - inavvertitamente lo Spirito andava sottolineando alcune Parole che dovevano diventare i principi operanti di una nuova corrente spirituale:la spiritualità dell'unità". E’ da questa spiritualità, che diventa stile di vita di persone di ogni età, categoria, vocazione e cultura, che si sviluppa il Movimento. Al suo cuore i 'focolari', piccole comunità maschili o femminili, composte da laici, vergini e coniugati, totalmente donati a Dio secondo il loro stato, impegnati innanzitutto a mantenere viva la presenza del Risorto, da Lui promessa quando "due o tre sono riuniti nel Suo nome".
Nell’attuale cambiamento epocale, condividendo con l’umanità la sofferta gestazione di una nuova civiltà globalizzata, interdipendente, multiculturale e multireligiosa, il Movimento è impegnato, insieme alle molte forze che si muovono in questa direzione, a comporre nell'unità la famiglia umana, arricchita dalle diversità. Principalmente i "focolari", riuniti in "zone", convergenti in un unico "Centro internazionale". Via via, dall’unico albero, nascono numerose diramazioni, tra cui movimenti ad ampio raggio, che gettano semi di rinnovamento nei diversi ambiti della società e della Chiesa aprendo spazi di fraternità e di unità: Famiglie Nuove; Umanità Nuova; Giovani per un mondo unito; Ragazzi per l’unità; Movimento parrocchiale e diocesano; Movimento sacerdotale; Movimento dei religiosi e religiose appartenenti a diverse Congregazioni.
La reciprocità dell'amore fino a costruire l'unità si rivela come "codice" per trasformare il sociale, imprimendo la dimensione della comunione, della solidarietà nei vari ambiti della società, come: politica, economia, rapporti tra i popoli, moralizzazione pubblica ed etica sociale, salute, educazione e cultura, comunicazione sociale. Di particolare rilievo:
Movimento politico per l'unità aperto a persone impegnate a diversi livelli, delle più varie estrazioni partitiche, propone la fraternità come categoria politica in vista del bene comune.
Economia di Comunione: progetto che, nel mondo dell’economia, ispira la gestione di oltre 750 imprese ed ha un impatto anche a livello culturale.
Cooperazione internazionale. Oltre 1000 le opere sociali di varie dimensioni nei 5 continenti. Particolarmente sviluppate quelle in atto in campo socio-sanitario ed educativo nelle aree più depresse. La valorizzazione della reciprocità suscita autosviluppo e riscatto sociale, azione supportata da una Ong del Movimento, l’AMU: Azione mondo unito. Le cittadelle sono 35, a vari stadi di sviluppo, con le caratteristiche della cultura in cui sorgono. Sono città in miniatura con case, scuole, aziende, luoghi di culto. Per lo stile di vita che promuovono possono offrire un modello alla convivenza nelle grandi città.
Formazione all’unità. 63 sono i "Centri Mariapoli" per la formazione spirituale e sociale dei membri, in 46 nazioni. 8 in Italia, oltre al Centro Internazionale che ha sede a Castelgandolfo (Roma). Scuole di formazione permanenti per le varie diramazioni del Movimento sorgono nelle varie cittadelle. Un centro studi interdisciplinari, la Scuola Abbà, raccoglie docenti impegnati ad elaborare le prime linee di una cultura illuminata dal carisma dell’unità. Un ulteriore sviluppo, a livello culturale, è segnato dalla costituzione di reti internazionali di studiosi, professionisti, studenti che approfondiscono ciascuna disciplina e promuovono convegni, corsi di formazione, pubblicazioni. Per diffondere questa cultura: Città Nuova editrice, in 31 Paesi; Città Nuova, periodico di opinione: 37 edizioni in altrettante nazioni, in 22 lingue.
Nuova Umanità, rivista bimestrale di cultura; Unità e carismi e Gen’s, bimestrali di cultura e aggiornamento ecclesiale, in varie lingue; Centro S. Chiara e Charisma, centri produzione audiovisivi.
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